Il Feyenoord ha chiesto scusa alla Roma per gli episodi di violenza e vandalismo che hanno preceduto il match di andata di Europa League giovedì scorso. È stata inviata nelle scorse ore una lettera privata, firmata dal general manager Eric Gudde, il cui contenuto però è presto diventato pubblico. Il club olandese ha spiegato di aver formulato scuse in forma privata perché “perché farlo pubblicamente a ridosso dei fatti avrebbe significato da parte nostra riconoscere quegli hooligan in azione a Roma come tifosi del club. E invece il Feyenoord, con quella gente, non ha niente a che fare”:
Proviamo vergogna per il comportamento dei nostri cittadini a Roma. Da una nostra indagine è emerso che quei tifosi non hanno comprato a Rotterdam il biglietto. Sono già stati tutti puniti dalla nostra polizia, in Olanda non possono andare in trasferta. Faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza in vista del match di ritorno.
Ed infatti ora il tema in primo piano è il rischio di vendette giallorosse in terra olandese. Per questo motivo la Roma ieri ha lanciato un appello ai 2.400 tifosi in arrivo a Rotterdam:
Si raccomanda di non recarsi a Rotterdam senza essere già in possesso del biglietto (…); qualsiasi sostanza alcolica è vietata fuori dalla fan zone, chi violerà il divieto rischia multa o l’arresto.
Intanto l’ipotizzata – dal sindaco Ignazio Marino, con l’ok di quello di Rotterdam Aboutaleb – amichevole riparatrice tra Italia e Olanda è già saltata. La federcalcio olandese ha liquidato la questione così:
Quanto successo a Roma è triste ma non siamo assolutamente parte in causa.
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